Un pò di storia

Nasce nel 1994 l'associazione Tam Tam
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La Storia del Tam Tam per ricordare



Premessa


Questo lavoro è dedicato a tutte le persone che in questi anni hanno pensato al Tam Tam, lo hanno incontrato, lo hanno abitato, lo hanno vissuto.
E in particolare è dedicato a don Renzo Beretta, che con il suo consiglio, la sua presenza, la sua preghiera, ha accompagnato i primi passi di questo cammino.
Una mattina a casa Nazaret, a Como, durante un ritiro di sacerdoti, il discorso venne sul desiderio di poter fare qualcosa per i giovani; qualcosa che andasse al di là della normale attività d’oratorio, con tutto quello che la vita d’oratorio porta con sè.
La risposta di don Renzo fu più che favorevole, anzi il suo fu un incoraggiamento, vedeva la cosa,la sentiva.


Prima parte


In un episodio delle inchieste del Commissario Maigret, la signora Maigret era solita affacciarsi alla finestra, per osservare il movimento delle persone, che si ritrovavano abitualmente nei giardini del parco, sotto casa. La sua attenzione fu attratta da un ometto che sedeva sempre sulla stessa panchina, tutti i giorni; al punto da interessare lo stesso Commissario Maigret. Iniziò così una delle sue inchieste, e I'ometto sulla panchina, si rivelò al centro di una serie di situazioni tutt'altro che tranquille.
Tutto questo per dire che il Tam Tam, comincia la sua storia, dalla passione di guardare dalla finestra quello che succede sulla strada.
Magari non succede nulla, ma se si ha la pazienza, se non ci si stanca, poco alla volta, ci si accorge che la strada si anima, parla, manda messaggi.
Ieri è passato un ragazzo con il cappello della Ferrari, ma anche oggi è passato due volte, domani una volta in più, e così via. Ma è mattina, non va a scuola? Non lavora?
Ieri, oggi, domani e cosi via; ma perché? Come la signora Maigret, la nostra curiosità ci fa sporgere dalla finestra, ma non basta. Se si vuole sapere di più, bisogna scendere le scale, mettersi in cammino sulla strada, tentare di conoscere.
E' stato così per Palio, Graziano, Mira, Steno e con loro tanti altri: con le loro storie, i loro pasticci, le loro fatiche o semplicemente il loro essere giovani.
Ogni persona, anche se in diverso modo, domanda sempre qualcosa e aspetta delle risposte.
Ma come fare a capire cosa chiede? Come fare a rispondere? Cosa ci vuole? Cosa può andare bene?
Ci vogliono delle persone; delle persone che diano il loro tempo, diano la loro competenza, ma prima di tutto diano se stesse, così come sono. Nella loro disponibilità ad esserci.
E poi ci vuole un posto dove andare, una casa da abitare, un luogo dove potersi ritrovare. Un luogo "agile", facilmente accessibile, dove non sia troppo complicato andarci.
Dove sia possibile trovatele persone che hanno scelto di essere lì per te.
Un luogo dove è possibile, anche trovare un proposta che permetta a una persona di mettersi in movimento verso la propria realizzazione.


Seconda parte


I pensieri corrono: "La baita potrebbe andare bene",”e se si facesse una cooperativa?”, "no, forse è meglio un'associazione"; " ma è proprio necessario?".
Ci si ritrova una sera e poi ancora .un'altra, le idee iniziano a prendere corpo.
Ci s’informa, si bussa a tante porte per chiedere, per sapere, per informarsi.
La "baita" sarebbe l'ideale, ma non si trova chi gestisce il bar e la trattoria, ci sono anche parecchi lavori di ristrutturazione abbastanza impegnativi, alla fine l'idea viene messa da parte, anche perché la parrocchia di S.Fedele in Corno mette a disposizione i locali dell'Oratorio di S.Donnino, che potrebbero diventare un laboratorio: si può cominciare.
Alla fine si decide di costituire un’associazione, e occorre trovare un nome; ci sono otto proposte, dopo una votazione viene scelto Tam Tam.
E il Tam Tam si costituisce in associazione il 24 maggio 1994.
E' un periodo d’intenso lavoro, sono tante le sere in cui ci si riunisce, si cercano le attività da proporre, ci cercano soprattutto le persone capaci e disponibili. S’inizia a far conoscere la nostra proposta.
Viene costituito il Consiglio direttivo che provvede alla nomina del presidente.
E si arriva al 20 Settembre 1994.
Alle ore 9.00 si apre la sede del Tam Tam; sono presenti molti volontari, vengono solo 2 ragazzi (allora li chiamavamo ancora così e non ospiti) 'Qualche incertezza, qualche titubanza, qualche attesa andata delusa; si comincia lo stesso.
E poco alla volta i ragazzi arrivano, non molti, ma arrivano. Arriva anche un obiettore della Caritas; ci sono anche i primi tentativi di dare organicità, sia alla proposta di lavoro, sia al cammino formativo dei volontari,
Era tutto interessante, anzi giorno dopo giorno, la voglia di fare un passo avanti, la voglia di capire di più di lavorare meglio prendeva tutti coloro che al Tam Tam venivano per dare una mano.
Interessante di sicuro, ma nello stesso tempo le difficoltà c' erano, i problemi di alcune persone facevano pensare; le varie situazioni , a volte: anche pesatiti, ci mettevano davanti all'impossibilità di dare delle risposte.
Poco alla volta ci si accorge che la buona volontà non basta, occorre una preparazione, occorre chiedere l’aiuto concreto e stabile di persone esperte e competenti.
E'importante dare delle risposte, provvedere ai bisogni che le persone mostrano, è importante fidarsi di chi ha già fatto esperienza, di chi ha già studiato la situazione, è importante coinvolgere anche le famiglie.
Vengono in mente a questo proposito gli ospiti che sono venuti e che hanno avuto modo di sperimentare la realtà del Tam Tam. Per la verità, non tutti sono stati conosciuti allo stesso modo, ma per tutti c' è sempre stata un' attenzione precisa, puntuale, paterna.
Si sarà sbagliato sicuramente in diverse occasioni, ma il tentativo era quello di dare una mano a chi la chiedeva, e di darla in modo positivo ed efficace.
Non si poteva sicuramente arrivare dappertutto, non si poteva risolvere tutto e subito, a volte non si è potuto fare proprio nulla; solo essere disponibili e aver aperto una porta.
E ripassandole una per una, queste persone, rimandano sempre alla loro storia, alla loro vita, alla gente che ha vissuto con loro, alla loro famiglia, al contesto nel quale sono cresciuti.
Non si deve dare nulla di scontato, non bisogna pensare di sapere già; occorre una buona dose di pazienza per mettere assieme tutto quello che può servire.
Occorre anche una buona dose d’umiltà per imparare; mettersi a scuola giorno dopo giorno e mettere nel proprio bagaglio quello che la vita ti ha fatto scoprire, quello che le persone ti hanno insegnato, quello che i tuoi errori hanno messo in evidenza.
Forse con chi è più sfortunato, per vari motivi della vita, si potrebbe pensare di essere avvantaggiati, di avere qualcosa in più da dare, di avere una soluzione pronta per le tante situazioni incontrate. E invece ci si accorge che davanti ad un ragazzo, anzi è meglio dire un ospite, o meglio ancora una persona, che magari, sente e parla appena ma con un intelligenza vivissima; chi ha problemi sei tu e non lui; sei tu maestro con tanto di documenti in mano, ad essere in difficoltà. Sei tu, insegnante, a dover ricominciare ad aprire il libro della vita, a dover imparare di nuovo l'alfabeto dell'esperienza, a dover fare tesoro dei consigli di chi prima di te ha fatto un pezzo di strada. Di chi affiancandoti ti prende per mano e ti conduce per cogliere il valore di un lavoro che devi fare nel tempo. Un lavoro che dura tutta la vita e che si misura solo quando i tempi dell’'altro lo ritengono opportuno, perché giunti a maturazione; intesa non con il criterio dell’efficienza ma di ciò che ognuno realmente, a seconda delle proprie capacità, sa dare.
Sarebbe bello a questo punto presentare i nostri ospiti uno per uno. Far passare il tempo trascorso con noi, come se si sfoglìasse l’album dei ricordi di famiglia.
Vedere il caminino che è stato fatto, i passi avanti, e perché no anche quelli indietro e accorgersi che quella persona, uomo o donna che sia, è cresciuta, ha cambiato qualcosa, in positivo, o ci sta provando. Vedere come anche i volontari, che al Tam Tam avevano portato la loro esperienza e le loro capacità, cercano di far propria la realtà, cercano di cogliere nell'insieme, tutto il lavoro che è stato fatto e che si sta facendo.
Non è stato facile e non è ancora facile adattarsi alle nuove esigenze, alle tipologie dei nostri ospiti, alle loro realtà, alle istanze che il mondo d’oggi presenta come obbligatorie; cioè il lavorare con competenza e professionalità: come diremmo noi al Tam Tam, a regola d'arte.
E la competenza e la professionalità; possiamo dire senza paura di sbagliare, fanno parte del nostro lavoro.
Come anche l'attenzione alle persone, alla loro realtà, alla loro situazione.
E'il cammino di un lavoro paziente che sa tenere presente il tutto che si forma poco alla volta, che non si ferma al parziale, al giornaliero, a quel poco che in una mezza giornata si pensa di aver capito o di avere dato.
E' il lavoro paziente di chi sa mettere assieme momento dopo momento, di chi sa valutare, sa guardare e alla fine sa intervenire.
E il lavoro paziente di chi sa mettere assieme le persone, di chi sa vedere, di chi sa collegare e mettere assieme le parti. E' il lavoro sapiente di chi sa cogliere, anche solo da un respiro, chi sta aiutando, quale stato d’animo accompagna oggi, quella persona.
E' il lavoro paziente di chi cerca di mettere ogni giorno al primo posto la persona e non l'istituzione (che pur ci vuole); di chi sa che, percorrendo questa strada può apparire perdente agli occhi di quel mondo che sa sempre trovare tutte le strade per stare a galla; di chi ti dice che devi essere più furbo e che bisogna essere capaci di stare al mondo. Di chi appare e parla perché oggi fanno tutti così.
Il nostro, è il lavoro paziente di chi è capace di prendersi cura delle persone e delle situazione; di chi non termina il lavoro nell' orario stabilito, ma che si porta a casa quello che il Tam Tam gli ha proposto per quella giornata. E lo fa perché vuole bene, perché sente il. Tam Tam come qualcosa di suo.
Vengono in mente tante persone che hanno lavorato e che ancora lavorano con noi: quante cose insegnano, quanto lavoro, quanta generosità.
E nelle varie occasioni in cui il Tam Tam viene menzionato o presentato, sarebbe bello che tutta questa gente salisse sul palco, non per farsi vedere, ma per dire "noi ci siamo". Di solito gli applausi li prende sempre chi ha il compito di stare davanti; invece è chi lavora nel silenzio e dietro le quinte che merita gli applausi più sinceri e più belli.
E siamo qui, per darci un saluto, per dire grazie, per dire che abbiamo fatto un bel pezzo di strada; per dire che siamo arrivati alla stazione: la sosta dopo un viaggio fatto assieme.
Non per una sosta da rimessa ma per riprendere un cammino, con la certezza di avere con noi un bagaglio ricco di gente, ricco d’esperienza, ricco d’umanità e di gratitudine; pronto per l'uso là dove la vita c’invita a camminare.
CALENDARIO ATTIVITA’ SETTIMANALI

LUNEDI’
Mattina
  • attività di laboratorio ( si intendono tutte quelle attività che si svolgono in sede.  Alcune sono mirate, avendo la presenza di un maestro, verrà perciò indicato il tipo di lavoro; altre saranno generiche e verranno indicate solo come laboratorio)
Pomeriggio
  • cucito
  • attività di laboratorio (vedi sopra)
  • incontro con la lingua Inglese : in gruppo e con interventi individualizzati

MARTEDI’
Mattina
  • nel periodo invernale : attività di laboratorio
  • nel periodo estivo incontro con la natura
    • l’orto ( preparazione, semina, coltivazione, raccolto)
    • il giardino ( cura delle aiuole, potatura, taglio del prato)
N.B. : in giardino si lavora anche in Inverno quando il tempo lo permette ( lavorano solo i maschi).
Pomeriggio
  • punto dopo punto ( rilegatoria)
  • quante cose con la carta ( borse e sacchetti )
  • e … con il cartone ( scatole di varie misure)
  • incontro con il disegno ( modi di disegnare, impostazione dei colori, realizzazione di biglietti d’auguri)

MERCOLEDI’
Mattina
  • attività di laboratorio ( durante la stagione estiva ci si reca nell’orto per la raccolta dei frutti)
Pomeriggio
  • incontro con la cultura  ( argomento monografico con durata annuale)
N.B.  Tre volte al mese ( 1°, 2°, 3° mercoledì) dalle ore 15,30 alle 16,45 incontro con lo sport ( attività di palestra,con la presenza di un istruttore)

GIOVEDI’
Mattina
  • attività di laboratorio ( durante la bella stagione attività in giardino o nell’orto
Pomeriggio
  • spazio alla creatività laboratorio artistico e realizzazione del calendario ( a tema)
VENERDI’
Mattina
  • attività di laboratorio
Pomeriggio
  • punto dopo punto ( rilegatoria)
  • quante cose con la carta ( borse e sacchetti )
  • e … con il cartone ( scatole di varie misure)
  • con le mani ( con il cernit, pirka, bidermaier)

-Varianti possono essere: GITE, PASSEGGIATE, INCONTRI CON ALTRE PERSONE


 

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Passa il tempo.. e nel 2004 si festeggiano i 10 anni di attivita'


MA NEL 2005 VIENE A MANCARE LA POSSIBILITA' DI CONTINUARE L'ATTIVITA' GIORNALIERA ...........

Carissimi amici,

ci ritroviamo dopo l' Assemblea del 20 Novembre scorso, è stato un bel momento d' incontro, di confronto e di casa; segno che del Tam Tam siamo stati amici e lo abbiamo portato nel cuore.
Abbiamo tutti preso atto, seppur a malincuore, che un' esperienza era finita, il suo cammino era arrivato al termine; un' esperienza fatta di persone, di lavoro, di bene voluto per chi lo ha donato e per chi lo ha ricevuto.
Un'esperienza che si è fatta storia concreta del vivere quotidiano.
Abbiamo però preso atto, anche del desiderio di tenere aperta una porta, di non finire proprio tutto, di trovare un' altra strada per poter continuare ad essere un punto di riferimento per tanta gente incontrata e da incontrare.
In questi mesi, al Tam Tam si è lavorato lo stesso e si è giunti a queste conclusioni.

- l’Associazione Tam Tam continua ad esserci, fedele alle sue
origini, e cioè "favorire il recupero e l'aggregazione fra i giovani per un sano inserimento sociale”

-dare una possibilità per trascorrere il tempo libero con la proposta che abbiamo chiamata : "Nella valigia di Matti" (vedi foglietto allegato);

-continuare il lavoro serale di volontari il venerdì, dalle ore
21.00 alle 23.00.

Per il momento vorremmo continuare così,e vi chiediamo di darci una mano come avete sempre fatto e come ritenete opportuno fare:

-partecipando alle attività del tempo libero
-venendo a trovarci il venerdì sera con la voglia di lavorare
-aiutandoci con il contributo di una vostra offerta.

Tutte le mattine dalle ore 10.00 alle ore 12.00. il Tam Tam è aperto .

Vi aspettiamo, anche solo per un saluto.


Grazie
d.Sandro






NEL FRATTEMPO ABBIAMO TRASLOCATO


LA NUOVA SEDE

DAL 2006 SI E' INTRAPRESO UN CAMMINO CHE  VIA VIA HA COINVOLTO SEMPRE UN MAGGIOR NUMERO DI RAGAZZI, E DI VOLONTARI.
LE USCITE, PROGRAMMATE A INIZIO ANNO, HANNO, normalmente, UNA CADENZA BISETTIMANALE.
DA UN PAIO D'ANNI, ANCHE IN SETTIMANA, QUALCHE RAGAZZO FREQUENTA 
IL Tam Tam con l'opportunità di svolgere lavoretti presso la sede e anche fuori. 
cosa ci riservera'  IL FUTURO...................